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Quale potrebbe essere il trend del turismo nel 2020?

Quale potrebbe essere il trend del turismo nel 2020?

Una possibilità di trend del turismo nel 2020

Sicuramente, se sei un turista, in vista del ponte del 2 di giugno, ti starai chiedendo se andare via o meno? Mentre se sei un operatore starai pensando se aprire o meno e quale potrebbe essere il trend del turismo nel 2020.

La strategia vincente durante il lockdown

In sostanza è difficile dirlo, anche se i social networks hanno un ruolo fondamentale in questo frangente. Perché? Be’ sicuramente perché la stragrande maggioranza delle persone scelgono le proprie mete turistiche grazie ai social, quindi essere presenti ed esserlo stati con positività anche in questi mesi, sarà un punto a favore per le imprese che, magari involontariamente, avendo fatto compagnia alla loro community, l’hanno anche in un qualche modo fidelizzata. Ancora una volta, ti spiego il perché! Ho vissuto in prima persona l’incertezza di non sapere se determinate attività fossero sopravvissute o meno, la ragione essenziale è che queste avessero smesso di avere una presenza e una vicinanza con me sui social.

Ma veniamo al possibile trend del 2020

Ho letto ultimamente molti articoli che scrivevano di turismo di prossimità e in Italia. Ma è veramente questa la realtà dei fatti?

E la paura delle persone di essere contagiate, non l’abbiamo considerata? Molti lo hanno fatto, infatti si stanno muovendo con cautela aspettando di capire come si muoveranno le persone. Non credo che questo sia totalmente sbagliato, ma neanche totalmente corretto. Vero è che non essendoci uno storico riguardo l’attuale situazione, la difficoltà per molti operatori è la scelta di una strada che, con buona possibilità, porti a dei profitti.

Quello che posso dire è che una certezza invece c’è: la necessità di fare uno salto di qualità a livello di consapevolezza personale e di scelta di modalità di viaggio.

Perché dico questo?

Ti sei mai fermato a riflettere su tutto quello che è successo? Hai mai scritto nero su bianco quelli che veramente sono stati i cambiamenti positivi e negativi che il Covid-19 ha portato nella tua vita, sia come viaggiatore sia come operatore? 

Al di là della scelta di fare vacanze più o meno lunghe in base anche alle proprie disponibilità economiche, è indispensabile iniziare ad aprirsi a nuovi modi di andare in vacanza. Uno di questi è il turismo lento, che sia responsabile, sostenibile o ecologico.

Che cosa sono?

Se non ne hai mai sentito parlare, continua a leggere qui sotto, perché non sei sicuramente il solo. Infatti, non in molti in Italia conoscono ancora il turismo responsabile o il turismo sostenibile o l’ecoturismo. Magari molte persone pensano che siano la stessa cosa. O che siano tutti modi di viaggiare scomodi e senza comfort. O ancora che siano solo cose da giovani o da ambientalisti.

Ecco, io vorrei proprio far chiarezza sulle varie differenze e sui vantaggi di questo modo di viaggiare o di andare in vacanza anche in relazione all’attuale situazione di pandemia.

Un po’ di storia…

Correva l’anno 2003, quando si decise grazie al Trattato di Lisbona che l’Unione Europea poteva essere un buon terreno per il turismo sostenibile. Da quella data, che sancì l’apertura al turismo esperienziale, si dovrà aspettare il 2010. Quando fu stilata la Carta Europea del Turismo sostenibile e responsabile. Questa era basata sul codice Etico e morale del turismo. Ma tutto ciò fu possibile soprattutto grazie ad AITR – Associazione Italiana Turismo Responsabile. In piedi dal ’98 per la promozione di un turismo rispettoso non solo dell’ambiente, ma anche dell’economia e della società.

Ecco 5 buoni motivi per cui viaggiare responsabile è vantaggioso per il turista e per la realtà ospitante:

  1. il turista entra a contatto con i locali e vive esperienze autentiche, non artefatte (a misura di turista che vuole farsi solo il selfie per dire “io ci sono stato”)

  2. tutti gli attori locali ci guadagnano, perché riceveranno una buona parte dei soldi spesi per il viaggio

  3. il turista non spenderà di più rispetto a una vacanza in un resort, anzi ci guadagnerà perché gli verranno regalate delle esperienze autentiche e di contatto con persone di cultura e origine diversa

  4. l’operatore ci guadagna perché una volta che ha fatto capire al turista che la qualità è meglio della quantità, lo avrà anche fidelizzato

  5. il turista ci guadagna perché porterà a casa nuove emozioni e avrà la certezza di aver pagato un viaggio che non solo ha sopperito al suo bisogno di viaggiare o di andare in vacanza, ma ha anche aiutato il prossimo senza fare troppo sforzo.

Per turismo sostenibile ed ecoturismo si intendono…

… due tipologie di turismo attente alla natura e alla sostenibilità ambientale dell’attività turistica. Nella piena comprensione del fatto che il turismo potrebbe essere una delle maggiori fonti di reddito e di impiego nei paesi che lo adottano.

Ovviamente questa definizione è molto riduttiva, perché ci sarebbero libri da scrivere. Sicuramente un articolo di blog non può esaurire l’argomento. 

Ecco perché il turismo lento potrebbe essere la chiave della ripartenza in Italia:

Il Coronavirus porta al distanziamento sociale, ma allo stesso tempo, le persone hanno una gran voglia di lasciarsi tutto alle spalle e di ripartire. Basta farsi un giro sui social o in città, la vita è ripartita. Le persone vogliono uscire. Ma vogliono anche spendere poco, o meglio sono disposte a spendere per avere esperienze che facciano si che questi mesi siano solo un lontano ricordo.

L’assetto economico italiano, composto da piccole e medie imprese, è in questo senso favorevole per lo sviluppo del turismo lento, ormai divenuto una necessità per l’operatore che vuole sopravvivere all’attuale crisi. Dunque il trend per il 2020 era e continuerà a essere, anche dopo il Covid-19, quello esperienziale, fatto di qualità e di sensibilità verso il pianeta che ci ospita e ospita il nostro ingegno da secoli ormai. Bisogna informare le persone sulle modalità di viaggio lento e accompagnarle ad accogliere la novità in modo che questa diventi la normalità. Perché fare questo? Non solo per via del Virus, ma anche per poter continuare a viaggiare anche fra 50 anni ammirando ciò che la Terra ha da offrire. In fin dei conti, grazie alle regole imposte dal Covid abbiamo capito che siamo esseri flessibili e che possono adattarsi a nuovi stili di vita. A questo punto basta rendersi conto che i vantaggi sono davvero molti. 

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