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Cosa fare a Valencia in un weekend lungo

Tra le tante città spagnole, vedere Valencia e i dintorni è sicuramente una tappa imperdibile per ogni viaggiatore appassionato di cultura, gastronomia e artigianato. Per visitare al meglio la città vi consiglio di prendervi almeno 4-5 giorni perché potrete godere così di tante esperienze uniche. Valencia non è solo mare, ma si possono fare anche attività a contatto con la popolazione locale per assaporarne la cultura e le tradizioni. La città e i dintorni si prestano molto bene per essere visti anche in famiglia perché Valencia è particolarmente adatta ai bambini essendo quasi del tutto pedonale, ben collegata e con molti hotel famigliari in centro.

Il Mercato Centrale il cuore autentico di Valencia

Il mercato centrale di Valencia

Vi consiglio di iniziare il vostro itinerario dal Mercato Centrale, perché è il luogo più autentico e vero della città. Qui troverete più persone locali che viaggiatori, infatti il mercato è parte dello stile di vita dei valenciani. Per cui, se amate scambiare quattro chiacchiere con le persone, qui sarà davvero molto semplice. All’interno del Mercato Centrale merita la visita il Central Bar, gestito da uno chef stellato che propone ricette locali. Vi coniglio di arrivare al mercato verso metà mattina per non perdervi l’almuerzo – uno spuntino a metà mattina, di solito tra le 10 e le 11.30 – si fa con panini ripieni di calamari fritti, salsiccia o peperoni e tante altre scelte gustose. Poi, una volta usciti troverete di fronte al mercato tanti negozietti di gastronomia locale che meritano una tappa. Qui potrete trovare vino, riso, agrumi e olio d’oliva tutti locali e di produzione regionale.

Giardini del Turia e Città delle Arti e della Scienza: la Valencia moderna

Con la pancia piena, è immancabile una bella passeggiata per il centro della città perdendosi tra i vari quartieri. Potete iniziare percorrendo a piedi o in bicicletta i giardini del Turia, denominati il polmone verde della città. Sono lunghi quasi 9km e arrivano fino alla Città delle Arti e della Scienza, molto vicina al porto. Questo museo interattivo è riconosciuto come il simbolo della città soprattutto per via della sua architettura molto moderna. Infatti, è un luogo unico da vedere all’esterno se si ha solo un weekend, mentre se si hanno più giorni vi consiglio di scoprire anche l’interno perché merita davvero molto. Pensate che il motto del museo è “Prohibido no tocar”, cioè proibito non toccare, questo perché è un museo interattivo perfetto per le famiglie con i bambini, ma adatto anche ai più curiosi.

Cosa vedere nella città vecchia di Valencia

Valencia è così ricca di edifici in architettura Liberty perché a cavallo tra fine Ottocento e i primi del Novecento, la città vide un momento di particolare splendore che migliorò notevolmente la sua economia. Inoltre, Valencia era circondata di mura medievali che vennero poi distrutte nel 1865 per permettere alla città di espandersi, fu proprio in questo momento che la parte fuori dalle mura venne costruita in stile Liberty. Qui potrete trovare il quartiere di Ruzafa, uno dei più cool della città e il raffinato Eixample.

Un must di Valencia è la città vecchia con la Cattedrale, i negozi di ceramiche e ventagli, il Barrio del Carmen e Velluters: patria della street art. Vi consiglio di percorrere i quartieri a piedi o in bicicletta per godere al massimo delle ricchezze di Valencia. L’itinerario è adatto e semplice per le famiglie con bambini. Un altro consiglio è di cercare di alloggiare in centro, dove ci sono tanti hotel a gestione famigliare e di piccole dimensioni. Questo perché così potrete godervi la città illuminata alla sera per una bella passeggiata.

Alla scoperta dell’architettura Liberty di Valencia

Valencia vale la visita quasi anche solo per lo stile liberty che decora ognuno dei suoi magnifici edifici. Ma anche per la ceramica a mosaico, presente soprattutto nell’Eixample e nel Mercato di Colón, particolare per tutti i suoi piccoli negozietti di alimentari e bei ristoranti. Questo quartiere si trova a un passo dal cuore dal centro città dove si trovano la Stazione del Nord, imperdibile all’interno, la Posta Centrale (Correos), il Municipio e il Museo Nazionale della Ceramica, un vero e unico gioiello del barocco.

Continuando verso la città vecchia c’è la Cattedrale, che sembra quasi una passeggiata attraverso la storia dell’arte e dell’architettura. Infine, vale una sosta la Borsa della Seta, Patrimonio dell’UNESCO. La seta è molto importante per la città, infatti sono rimasti solo alcuni artigiani a lavorarla a mano. A volte si possono trovare alcuni di questi artisti che creano dei laboratori nei quali adulti e bambini possono conoscere questa loro arte. Gli artigiani sono parte della destinazione, quindi vi possono far vivere una realtà davvero autentica. 

Rimanendo in tema di esperienze autentiche, preparare la paella al frutteto valenciano insieme ai locali è un modo davvero semplice e autentico per conoscere le tradizioni gastronomiche della città.

Proseguendo non potete perdervi il quartiere di Velluters, nella città vecchia, per ammirare le tante opere di street art e un orto urbano! Questo piccolo orto frutteto è animato da Mercedes e da altri locali. Mercedes è una delle signore del quartiere che accoglie tutti coloro che hanno voglia di partecipare e lavorare all’orto.

Las Fallas: simbolo di rinascita

La festa de las Fallas

Las Fallas è una festa molto particolare e decisamente importante per la città. Diventata patrimonio immateriale dell’UNESCO nel 2016 è un mescolarsi di arte, artigianato, gastronomia, musica, fuoco, fuochi d’artificio. Las Fallas sono più di 600 monumenti grandi e piccoli che vengono posizionati nella città, dal 15 al 19 marzo e nella notte del 19 marzo vengono bruciati. Qualche giorno dopo si comincia a pensare alla festa dell’anno successivo. Gli artisti Falleros sono sostenuti dalle persone del posto che vivono intensamente questa festa. C’è un quartiere che si chiama Ciutat Fallera, nel quale gli artisti Falleros hanno i laboratori per la costruzione delle loro opere per la festa. Si può andare in visita in modo rispettoso, per farsi raccontare le loro storie e la tradizione della festa.

Cosa mangiare a Valencia

Cosa mangiare a Valencia

La paella è il piatto tipico di Valencia de è nata proprio qui, infatti vicino alla città ci sono le risaie. Però, visto che la città si affaccia sul mare è possibile mangiare moltissimo pesce. Per esempio, las cloxinas un tipo di cozze più piccole di quelle che normalmente conosciamo con un sapore molto raffinato. Inoltre, la frutta e la verdura sono molto apprezzate dai locali, perché da maggio a settembre/ottobre il frutteto della città è veramente produttivo e si possono trovare prodotti buonissimi. Mentre che da ottobre comincia la stagione degli agrumi per cui Valencia è molto ben conosciuta.

Un altro piatto meno noto, ma altrettanto buono è la fideuà, viene cucinata nella padella della paella, dalla quale questa ha preso il nome. Questo piatto è a base di pasta corta, spesso i cappelletti e si condisce sia con il nero di seppia sia con le seppioline ma anche con i frutti di mare. Il metodo di preparazione è molto simile a quello della paella, nella quale il riso viene cotto nel brodo finché non si ritira e rimane asciutta. Ma non finisce qui, un altro piatto molto tipico sono le crocchette di baccalà essiccato, fatto con un impasto di patate, aglio e prezzemolo, a volte abbinate con l’insalata fredda di verdure cotte al forno.

Cosa vedere nei dintorni di Valencia

Cosa vedere nei dintorni di Valencia

Se avete più giorni vi consiglio di passare una giornata immersi nella natura del meraviglioso parco naturale dell’Albufera, dove ci sono le risaie, la laguna ed è possibile vedere le tantissime specie di uccelli, alcune anche protette. Un’esperienza spettacolare è il tramonto visto dalla barca, quindi è consigliato fermarsi fino al calare del sole per vederlo specchiarsi sull’acqua. Altra cosa molto romantica da fare in coppia è cenare al tramonto su una barca in laguna.

Se volete concedervi un po’ di relax dalla visita potete andare al mare alla spiaggia Patacona per un bel aperitivo a la Más Bonita dove oltre tutto i bambini possono giocare in autonomia.

La Toscana valenciana

La toscana valenciana

Valencia ne ha varie zone di produzione di vino. A un’ora da Valencia c’è tutta un’area rurale, denominazione di origine controllata chiamata Utiel-Requena. Oltre al vino, la cittadina di Requena vale una visita per assaggiare i suoi famosi prodotti a base di carne, salumi e salsiccie.

Un’altra zona di vini che bisogna visitare è conosciuta come la “toscana valenciana” ed è la zona dels Alforins dove si producono vini ottimi e ci sono diverse cantine autentiche, la cui produzione è controllata, lenta e rispettosa dell’ambiente.

In particolare, è consigliata Bodegas Enguera il progetto di alcuni ragazzi che hanno deciso di iniziare una produzione biologica di vino con tanto di certificazioni europee. La cantina produce sia vini rossi sia bianchi, di ottima qualità e persino premiati. Uno dei suoi rossi si chiama Aliats, ovvero alleati, perché usano i pipistrelli per mantenere i parassiti lontani dalla vite. Per loro hanno anche costruito delle casette – gli alberghi dei pipistrelli. Questi escono la notte e si nutrono degli insetti che potrebbero essere nocivi per la vigna, così la proteggono e al contempo la produzione risulta totalmente biologica. L’università di Valencia ha deciso di supportare questo progetto per quanto e innovativo. Ma non è finita qui, anche in Italia, in Trentino ha destato l’interesse di una cantina che ne ha adottato il metodo. Questi ragazzi hanno creato anche una visita interattiva per far conoscere il progetto: accolgono le persone in cantina alla sera per una degustazione dopo la quale si esce per vedere i pipistrelli al lavoro. Il vino di Bodegas Enguera viene esportato in tutto il nord Europa a prezzi davvero vantaggiosi.

Ringrazio Paloma, guida autorizzata della città di Valencia per molte delle informazioni che trovate qui! 

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